Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 19 febbraio 2011

Gli imbecilli sono tra noi

Una bella giornata di sole; l’ideale per fare una camminata e godersi, in tutta serenità, un anticipo dell’imminente primavera.
Si va al porto di Portese. È tanto che non ci vado e sono curioso di vedere se sono stati fatti alcuni dei lavori di cui tanto necessita. A prima vista non mi sembra diverso dall’ultima volta che ci sono stato: la spiaggia, perlomeno quel pezzettino che ne è rimasto davanti al monumento al Marinaio d’Italia, è ricoperta quasi interamente da sterpi, rimasugli delle ultime burrasche.
Ed ecco che l’occhio coglie un elemento che attira la mia attenzione: un grosso sasso con una scritta rossa fatta con una bomboletta spray. Mi avvicino e sento, improvviso, un rimestolio interno che sale veloce come altrettanto fanno le mie pulsazioni.
La scritta è chiaramente un insulto alla nostra Nazione: Italia di m… c’è scritto, o meglio Itlia di m… perché l’imbecille nella fretta forse si è dimenticato una “a”.
Questo è quello che ho pensato subito, prima di vedere il seguito delle iscrizioni. Su un altro lato dello stesso sasso, infatti, campeggia un’altra scritta, anche questa incompleta, ma inequivocabilmente inneggiante ad uno stato nord-africano: Viva Maroc… (fine del sasso, fine della scritta) e adiacente a quest’ultima un’altra ancora – questa veramente incomprensibile – presumibilmente in lingua araba.

Se è risaputo che l’imbecillità non ha confini, è altrettanto vero che il gesto di un’idiota non può e non deve qualificare tutti i suoi connazionali alla stessa stregua.

È comunque certo che tra noi si nasconde, vigliacco, qualcuno che approfitta della civiltà della Nazione che lo ospita per lasciare segni di inciviltà, deturpando con scritte offensive alcuni degli angoli più belli del nostro territorio.

Sono orgoglioso di essere il pronipote di uno dei “Mille” di Garibaldi (http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Scaratti), che a soli 18 anni contribuì, agli ordini dell’Eroe dei due Mondi, all’unificazione della nostra bella Italia. E questo mio orgoglio è maggiormente accresciuto dalla consapevolezza che gli imbecilli che sono tra noi non riusciranno mai a scalfire il mio senso di appartenenza ad una Nazione con una storia così gloriosa che questi poveretti nemmeno si sognano.

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 25 gennaio 2011

Modello 730/2011 redditi 2010

Sperando di fare cosa gradita a coloro che provvedono per proprio conto a compilarsi la dichiarazione dei redditi, pubblico il modello 730/2011 in formato pdf editabile e stampabile e le istruzioni per la compilazione sempre in formato pdf.

730 2011

Istruzioni 730 2011

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 7 dicembre 2010

Il primo film sui disagi ambientali dell’Italia scritto dalla Rete

AvoiComunicare film

AvoiComunicare vuole realizzare il primo film/documentario dedicato ai pericoli che l’ambiente corre in Italia, interamente scritto e girato dagli utenti della Rete.

A partire dalla sceneggiatura, ogni step della creazione del film sarà condiviso. Ideazione, scrittura, riprese, musiche: tutti i passaggi saranno nelle mani degli utenti che collettivamente plasmeranno un’opera unica che al tempo stesso svolgerà un ruolo di denuncia, un campanello d’allarme per tutti coloro che dovrebbero fare qualcosa per tutelare la natura in Italia.

Non solo scrittura orizzontale della sceneggiatura, nella quale verranno segnalati i luoghi degradati e quelli dove il degrado è stato superato, ma anche videomaking. Gli internauti saranno i reporter sul campo.

Una volta raccolto, il materiale completo sarà discusso in rete per il montaggio definitivo. Dopodiché il film/documentario sarà promosso sul web, ma anche in tv o al cinema.

Il primo passo è la scelta del titolo, dove si può proporre un titolo o votare quelli suggeriti da un altri utenti.

Un invito a visitare il sito AvoiComunicare per avere maggiori informazioni su questa che ritengo essere una pregevole iniziativa.

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 12 ottobre 2010

Marketing partecipativo, mai sentito parlare…?

Qualche giorno fa, nella mia casella di posta elettronica, ho ricevuto una e-mail che mi invitava a visionare un certo sito non meglio specificato, con la promessa che la mia curiosità sarebbe stata ricompensata con una dolce sorpresa.
In genere non mi lascio abbindolare da simili messaggi pubblicitari, ma questa volta, non so dire perché, forse attratto dalle parole “dolce sopresa”, essendo chi scrive notoriamete un goloso (ahimé!), ho clikkato sul fatidico link e sono stato teletrasportato di colpo nel mondo del “marketing partecipativo”.
A dire il vero, non avevo idea di cosa potessero significare, prima d’ora, queste due parole insieme, ma l’ho scoperto molto presto e, come correttamente recitava il testo dell’e-mail in questione, la mia curiosità è stata veramente premiata.
Il Marketing partecipativo, in sostanza, per quelli che non lo hanno ancora scoperto, altro non è che il classico “passaparola”, e l’idea sviluppata su questo sito http://www.trnd.it si basa essenzialmente sulla possibilità data ad un consistente campione di utenti internet (una specie di “panel”) di ricevere al proprio domicilio un pacco contenente campioni gratuiti di cosmetici piuttosto che tavolette di cioccolata o ancora elettrodomestici da provare. Tutti prodotti di aziende, soprattutto marchi famosi, che si rivolgono a persone comuni come noi per acquisire impressioni, giudizi, suggerimenti o critiche su un noto articolo o in previsione di un nuovo lancio commerciale . In buona sostanza, se si viene scelti per partecipare ad un determinato progetto (in questo momento è attivo il progetto “Ritter Sport”, una goduria per i golosi come me!) si viene invitati a condividere il più possibile la propria esperienza di “tester” con amici e conoscenti e, infine, ad esporre in una relazione le proprie opinioni riguardo a quel determinato prodotto, riportando anche quelle delle persone che si è voluto coinvolgere. Semplice, efficace e a buon mercato per queste aziende.
In questi giorni, ho invitato diversi miei amici a partecipare, iscrivendosi, a questa iniziativa (forse non sarà nemmemo l’unica in circolazione, ma è quella che mi è stata fatta conoscere) che tra l’altro non richiede alcun obbligo o impegno economico, è assolutamente gratuita, così come gli articoli che si possono ricevere a casa e che, solo in casi eccezionali potrebbe essere necessario restituire al mittente.
Per spiegare meglio il concetto di marketing partecipativo, di seguito pubblico un video di YouTube molto efficace. Eccolo:

Provare non costa nulla e in questo caso può essere divertente!

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 7 luglio 2010

Ancora sul McDonald’s

In questi giorni, in Valtenesi, correva voce che nel corso di una delle ultime sedute del Consiglio Comunale di Puegnago del Garda, quella dove all’ordine del giorno era contemplato un unico punto riguardante il Piano Attuativo Rofim (leggasi McDonald’s), durante la sospensione proposta dal Sindaco di Puegnago per consentire l’apertura di un dibattito pubblico, sembra che una coppia di coniugi si sia particolarmente distinta per aver più volte sottolineato con fragorosi applausi alcuni interventi apertamente critici con l’Amministrazione puegnaghese per aver concesso la realizzazione del fast food dalla grande “M”.
Sempre i ben informati, asseriscono che tali signori, il giorno seguente, si siano recati in Comune per conferire con il Sindaco con lo scopo di raccomandare la propria figliola proprio per un posto al McDonald’s (!).
E’ risaputo che i genitori farebbero di tutto per i propri figli, ma immagino quanto sia stato difficile per queste persone mettere da parte le proprie convinzioni ideologiche pur di ottenere un vantaggio personale.
Non si sa se lo scopo sarà raggiunto e se la figliola a ottobre prossimo vestirà la caratteristica divisa McDonald’s. E’ certo che il sacrificio di questi due genitori meriterebbe una tale ricompensa (!?). Che non si aspettino, però, una investitura ufficiale al premio Nobel per la coerenza.

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 4 Maggio 2010

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: QUALE FUTURO?

Ieri si è tenuta l’Assemblea consortile dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale A.A.T.O. Il quadro emerso, stando a quanto è stato pubblicato questa mattina sul sito istituzionale del Consorzio, non è dei più rosei.
Si può leggere infatti che “per il triennio 2010-2012, dopo approfonditi confronti tra AATO, gestori e Comuni, al termine della ricognizione, sono emerse necessità infrastrutturali per un ammontare di circa € 226milioni. Purtroppo “rispetto a quanto stimato a seguito della ricognizione, le previsioni del Piano d’Ambito per il triennio 2010-2012 sono di € 113,5milioni. È necessario quindi individuare la modalità per sopperire, almeno in parte, alla differenza tra i due importi pari a circa € 100milioni.

Quali scelte?
“L’AATO dovrà valutare il monte investimenti disponibile  per gli interventi da realizzare nel prossimo triennio e quindi determinare gli obiettivi d’intervento, le modalità di finanziamento e la verifica tariffaria.”

C’è da chiedersi: ma se è vero che l’AATO verrà soppresso a breve, tutto questo avrà ancora un senso quando a comandare le regole del gioco non saranno più solo gli enti pubblici, ma anche le società private che, come sembra la legge imporrà, non potranno avere meno del 40%  nelle future partecipazioni azionarie?

Credo che una certa preoccupazione sia più che legittima, se si considera soprattutto la particolarità della situazione che ci interessa più da vicino, quella cioè del Garda Uno e della gestione del nostro acquedotto.

Per chi non ha voglia di andare sul sito dell’AATO e cercare i relativi documenti, può scaricarli direttamente da qui:

Presentazione_Ricognizione_SII_2009

Slides__Disciplina_spl_D.L._135-2009

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 2 Maggio 2010

I soliti 4 gatti e… un cagnolino

E’ accaduto venerdì 30 durante la riunione del Consiglio Comunale che si è tenuta, come consuetudine, all’ex Monte di Pietà, nella sala consiliare di recente ritinteggiata; detto per inciso, un lavoro veramente ben fatto.

Durante uno degli interventi dei consiglieri, infatti, è apparso sulla soglia dell’ingresso della sala un bellissimo e simpatico meticcio, momentaneamente sfuggito al controllo della sua padrona. Il cagnolino, però, vistosi di fronte ai soliti 4 gatti (il pubblico presente al Consiglio Comunale, per essere più chiari) ha preferito ritirarsi in buon ordine per non creare turbativa. La scena ha comunque avuto l’effetto di provocare l’ilarità dei 4 gatti e di alcuni consiglieri che si sono accorti dell’accaduto.

Dopo questo preambolo, è doveroso rimarcare, ancora una volta, quanto sia scarsa la partecipazione di pubblico a San Felice alle sedute del Consiglio Comunale. Viene spontanea una considerazione traendo lo spunto da quanto accaduto in un Comune a noi vicino: durante l’ultimo Consiglio Comunale di Puegnago del Garda, quello dove unico punto all’ordine del giorno era la variante al Piano Attuativo Rofim S.r.l., la società che sta realizzando il MacDonald’s a Raffa, la sala era gremita di pubblico e il Sindaco Zeni, in questo frangente dimostrando, a mio avviso, grande sensibilità e senso democratico, a metà della discussione, ha interrotto la riunione consiliare per circa un’ora per consentire l’apertura di un dibattito pubblico, dando  la possibilità, a coloro che lo volevano, di esprimere il proprio punto di vista sulla vicenda. Conseguentemente  a questa interruzione, il Sindaco di Puegnago ha nuovamente ripreso i lavori del Consiglio. L’argomento trattato, evidentemente, ha suggerito al primo cittadino puegnaghese di agire in questo modo, visto il clamore che l’apertura del MacDonald’s ha suscitato, giustamente, nella cittadinanza di Puegnago e in generale in tutta la Valtenesi.

In questo caso, però, è giusto ricordarlo, stiamo parlando di un intervento di edilizia privata a scopo commerciale che indubbiamente potrà avere ripercussioni sull’economia della zona interessata, ma che, a detta di molti, non causerà stravolgimenti nella vita delle persone che vivono in questo lembo di terra gardesana.

Diversa la storia e gli argomenti che si sono trattati nel Consiglio Comunale di San Felice, quello dei 4 gatti e del simpatico cagnolino. Il corposo ordine del giorno, infatti, comprendeva ben 3 mozioni presentate dalla minoranza consiliare, due delle quali, praticamente identiche, presentate separatamente dai Consiglieri Florioli e Bordignon, riguardavano la privatizzazione dell’acqua.

Ma il punto cruciale è stato senza dubbio il numero 11 dell’OdG quello cioè avente oggetto “Recesso del Comune di San Felice del Benaco dall’Unione dei Comuni della Valtenesi”. Finalmente il Sindaco dott. Rosa ha rotto gli indugi e confermato, questa volta è ufficiale visto che c’è stata la ratifica del Consiglio Comunale, che il Comune di San Felice del Benaco uscirà dall’Unione; e si conosce anche la data ufficiale: 30 giorni a partire dalla notifica della deliberazione di C.C. al Presidente dell’Unione stessa, quindi fine maggio.

La considerazione che viene spontaneo fare è che tra le due riunioni consiliari tenutesi a Puegnago e San Felice è evidente come la gente avverta le problematiche che si pongono per la realizzazione del MacDonald’s della Valtenesi più degne di attenzione rispetto ai risvolti che assumerà, nell’immediato futuro, l’uscita di San Felice dall’Unione dei Comune della Valtenesi: demoralizzante.

Per la cronaca, il Consiglio Comunale ha approvato anche lo schema di convenzione tra i Comuni di Salò, San Felice del Benaco e Gardone Riviera per il servizio di Polizia Locale: si esce, quindi, anche dalla Polizia della Valtenesi e, sebbene la votazione abbia riportato il voto unanime degli 11 Consiglieri presenti (poco prima aveva lasciato l’aula il Consigliere Florioli), alcune perplessità sono state espresse dalle poltrone della minoranza riguardo a chi avrà la responsabilità del servizio, necessaria per firmare atti ufficiali, dal momento che nessuno dei 3 agenti che faranno ritorno nell’organico del nostro Comune, ha le necessarie competenze per assumere il comando; o che ne sarà dei contratti di vigilanza stipulati da nostri concittadini con la Polizia della Valtenesi nell’ambito del Servizio H24. Il Sindaco dott. Rosa ha voluto rassicurare i Consiglieri Marsiletti e Bordignon, che avevano proposto i quesiti, assicurando che il comando verrà assunto dall’attuale Comandante della Polizia Locale di Salò, Traverso, che coordinerà gli agenti di San Felice e Gardone Riviera e, per quanto attiene i contratti per la vigilanza sul nostro territorio, si farà il possibile per non creare disagi a coloro che hanno attivato tale servizio.
C’è da chiedersi se questa decisione di stipulare una convenzione con i due Comuni di Salò e Gardone Riviera, non preluda alla costituzione di una nuova Unione dei Comuni, come da tempo si vocifera.

Infine, è stato presentato all’Assemblea consiliare il nuovo Assessore esterno all’Ecologia, dott. Gianlorenzo Bozzetti, che in una delle prossime sedute ha promesso di relazionare riguardo ai programmi che il suo assessorato intende perseguire per questa legislazione.

Altri punti di interesse sono stati, oltre a due modeste variazioni di bilancio, l’esame e l’approvazione del rendiconto dei risultati di gestione dell’esercizio finanziario 2009, illustrato dal Revisore dei conti dott.ssa Franca Carlotti, la definizione delle nuove aree non metanizzate del territorio comunale e l’esame e approvazione della convenzione relativa agli interventi comunali a sostegno della scuola materna privata Anna Maria Borghetti. Su questi punti non c’è stata praticamente discussione.

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 13 marzo 2010

L’ORA DELLA VERITA’…

…È arrivata!

La tanto attesa notizia ha raggiunto questa mattina le case degli abitanti di San Felice attraverso le pagine del quotidiano locale Giornale di Brescia. L’indagine della Procura della Repubblica di Brescia sull’epidemia gastroenterica che lo scorso giugno provocò ad oltre 2000 persone, tra residenti e turisti, gravi disturbi intestinali, si è conclusa con l’invio di 3 informazioni di garanzia ai vertici della società Garda Uno S.p.A. nelle persone del Presidente, del Direttore Generale e del responsabile per il Settore Idrico integrato. Secondo il Sostituto Procuratore dott. Paolo Abritti, i tre indagati sarebbero colpevoli di “[…] negligenza, imperizia e imprudenza, ma anche nell’inosservanza delle norme di buona tecnica nella gestione della rete comunale.

È inutile ricordare che per la legge italiana un’informazione di garanzia non costituisce prova di colpevolezza e il cammino per giungere ad un verdetto definitivo di condanna è ancora molto lungo e passa attraverso tre gradi di giudizio. Quanto detto imporrebbe a tutti noi di adottare un comportamento equilibrato e non incline alla colpevolizzazione di chicchessia. Ma sollecita anche una riflessione: che fiducia possiamo ancora riporre, noi cittadini di San Felice, in una istituzione come Garda Uno che ha continuato a proclamarsi estranea ai fatti di giugno 2009 riferendosi  ad essi come ad un presunto caso di epidemia. Se verrà dimostrato che qualcuno in via Barbieri 20 a Padenghe sapeva e non ha fatto nulla per impedire che si arrivasse all’inquinamento totale del civico acquedotto, sarà inevitabilmente sancito il fallimento di questa società partecipata di servizi o, meglio, di disservizi.
Altro che abbandonare l’Unione dei Comuni della Valtenesi, il vero carrozzone dal quale dovremmo uscire è questo di Garda Uno: riprendiamoci il nostro acquedotto! salvaguardiamo la nostra acqua e la nostra salute!

Ecco l’articolo, pubblicato oggi 13 marzo 2009 sul Giornale di Brescia, che parla dei tre indagati di Garda Uno.
3 indagati epidemia san felice

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 13 marzo 2010

Cosa accomuna San Felice a Monza?

A questa domanda di primo acchito  verrebbe da dire “le auto di Formula 1”. A Monza su tali vetture trovano posto piloti di indubbia fama e capacità mentre a San Felice tutti possono sfrecciare indisturbati sui rettilinei della nostra rete viaria comunale, a prescindere dall’automezzo a disposizione, che sia una Bmw piuttosto che una Mercedes o una Punto piuttosto che una Ferrari gialla. Resta il fatto che tali piloti “nostrani” sfidano ogni giorno con imperturbabile spavalderia la buona sorte e fin che le cose vanno bene… nessuno dice o fa nulla.

Ma questa della velocità non è l’unica prerogativa che accomuna i due centri lombardi. Qualche giorno fa, infatti, girovagando per il web mi sono imbattuto in alcune riprese fotografiche dall’alto della città brianzola e una di queste, in particolare, ha catturato la mia attenzione, eccola:

Vi ricorda qualcosa? Beh, le analogie con la nostra rotonda – se così possiamo chiamarla – dalla forma a “fagiolo” sono evidenti e sotto gli occhi di tutti.
A questo punto, sapere che una città come Monza condivide con San Felice questo obbrobrio urbanistico potrebbe addirittura generare in noi una sorta di orgoglio campanilistico nei confronti degli altri Comuni limitrofi che non possono vantare tale similitudine. Come dire: chi si accontenta…

Pubblicato da: sanfeliceinsieme | 11 marzo 2010

Linkem: il Wi-Max ora anche a San Felice!

Sembra sia la volta buona! Linkem, il fornitore di larga banda wi-fi che opera anche sul nostro territorio grazie all’accordo di programma tra Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comuni bresciani, finalizzato all’abbattimento del cosiddetto digital divide, ovverosia divario digitale, in questi giorni sta contattando i propri abbonati, anche qui a San Felice, per informarli sulla possibilità di passare dall’attuale tecnologia wi-fi al più performante wi-max (si parla di circa 7 megabit in download – vedremo se sarà vero (!?) – con accesso a tutte le porte per la felicità di chi pratica il peer-to-peer) mantenendo invariato il costo del canone dell’abbonamento attualmente in essere e senza costi di attivazione.

Ho iniziato l’articolo volutamente con “sembra sia la volta buona” perché già lo scorso anno, nel mese di maggio, gli utenti Linkem ricevettero la medesima telefonata che li informava dell’imminente “start” del wi-max a San Felice. Allora, dopo diverse settimane di attesa – diventati poi mesi – si seppe che problemi tecnici avrebbero ritardato l’attivazione del nuovo servizio. In verità, anche ora Linkem fa sapere che la copertura totale del nostro territorio potrebbe essere raggiunta in tempi successivi e si impegna a inviare un proprio consulente tecnico-commerciale a casa di coloro che abbiano manifestato interesse per il wi-max con lo scopo di verificare la reale copertura del segnale e, non ci sarebbe da stupirsi, prospettare l’acquisto di nuovi servizi, uno fra tutti il VoIp (voice over Ip cioè telefonia su internet, v. Skype).

Vedremo come evolverà la situazione; ma questa del wi-max è indubbiamente un’opportunità in più che si presenta a San Felice, per poter usufruire di un accesso ad internet veloce e relativamente economico in aggiunta alla connettività a larga banda di tipo “tradizionale” che si sta realizzando, a San Felice come in diversi altri Comuni bresciani, attraverso la posa della fibra ottica e che permetterà di avere una connessione Adsl di tipo terrestre. In questo caso, però, costi e tempi di attivazione sono ancora lontani dal poter essere determinati.

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